Tassazione delle rendite finanziarie: per i certificati di deposito rileva l’esigibilità

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L’aliquota fiscale applicabile (27% o 20%) ai certificati di deposito segue il criterio generale dell’esigibilità sancito dall’art. 2, comma 9, del D.L. 138/2011; la data di esigibilità degli interessi è dunque quella in cui giungono a scadenza, a prescindere dal periodo di maturazione.

Se lo svincolo delle somme e l’accredito degli interessi avviene successivamente al 31 dicembre 2011, la loro esigibilità si sarà verificata dopo tale data e – dunque – all’atto della corresponsione andrà operata la ritenuta del 20%.

I controlli del revisore dovranno considerare queste date “sparti-acqua”.


Autore dell'articolo

Roberto Moro Visconti

Dottore commercialista e revisore contabile in Milano, è docente di Finanza Aziendale nell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Svolge attività di ricerca e advisory per gruppi internazionali, aziende familiari e holding in tema di operazioni di finanza straordinaria, valutazioni d'azienda, impairment test, M&A, project financing, marchi e brevetti, microfinanza. Consulente tecnico del Tribunale di Milano, si occupa anche di corporate governance ed è amministratore e sindaco di diverse società.

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