E’ tempo di Inventario: le procedure da mettere in atto

di Dott.ssa Veronica Cagno - - 1 Commento

Cosa s’intende per Inventario

L’inventario consiste nella lista degli articoli presenti in magazzino alla data di chiusura dell’esercizio, lo scopo di effettuare l’inventario fisico da parte del Revisore, in collaborazione possibilmente con il Responsabile del magazzino, è quello di verificare che il  totale delle rimanenze in termini di quantità risultanti dal tabulato alla data di chiusura dell’esercizio siano le medesime fisicamente presenti in o nei magazzini a seconda che la Società ne abbia uno o più.

Come si svolge la conta fisica

  • La prima cosa che il Revisore deve preventivamente ottenere è ricevere il tabulato del magazzino almeno un giorno prima del sopralluogo programmato con la Società in coerenza con la chiusura dei conteggi effettuato dalla stessa.
  • Stimare la materialità secondo gli standard dello IASB per calcolare il margine di sicurezza entro il quale l’errore è accettabile per il Revisore
  • Dotarsi di tools e fogli di lavoro excel per agevolmente confrontare le merci presenti in magazzino con quelle risultanti dal tabulato controllando le quantità, numero codici, posizionamento merci, lotti e annotare eventuali discrepanze ove presenti
  • Analizzare il tabulato e di conseguenza decidere se conteggiare l’intero magazzino o un campione attraverso la cosìdetta “scelta dei codici”, questa scelta è a discrezione del Revisore sulla base della quantità di merci presenti in magazzino.
  • Se è necessario effettuare fotografie di lotti che presentino anomalie e discrepanze prendendone nota, il Calcolo della materialità in questo senso è fondamentale per stimare il valore entro il quale l’errore è accettabile ovvero il cosìdetto Margine di Sicurezza.

La scelta del campione può avvenire attraverso:

  • metodo statistico, usando quindi una formula matematica
  • metodo basato sulla percentuale di copertura, consistente nel controllare una certa quantità di merci, possibilmente quelle di valore più rilevante desumibile dalla moltiplicazione tra il costo di acquisto e le quantità, che vada a coprire la % di magazzino prescelta per esempio il 40%, ottenuta dividendo il valore delle merci controllate al valore totale del magazzino.
Ti potrebbero interessare le carte di lavoro per la Gestione controlli inventario di magazzino (Excel)

Documenti rilevanti ai fini probativi

I documenti rilevanti a livelli probativi che accertano che le verifiche sono state effettuate correttamente sono:

  • Tabulato del magazzino alla chiusura dell’esercizio
  • Tabulato del magazzino con annotazioni dopo il sopralluogo
  • DDT (Documenti di trasporto) e Bolle di accompagnamento che comprovano le eventuali uscite di merci
  • Documenti comprovanti movimentazione di merci all’interno del magazzino
  • Fotografie per eventuali lotti contenenti discrepanze o non presenti nel tabulato

E’ sempre necessario fare l’Inventario?

La risposta è no.

Quando il Valore delle Rimanenze non abbia un valore significativo rispetto al Bilancio il Revisore può decidere di non fare l’Inventario fisico, anche se bisogna tenere conto che esso rappresenti una parte integrante dell’intera contabilità e nel caso si riscontrassero degli errori o si lo si redigesse in maniera non esaustiva tralasciando alcuni aspetti c’è il rischio che il Bilancio stesso sia scorretto.

Il Revisore deve inoltre considerare l’oggetto sociale della Società, la rilevanza che la valutazione delle rimanenze possa avere, nonché l’entità del magazzino.

Ti consigliamo:
– ABBONATI SUBITO a Mini Master Revisori Legali 2024
– Finalyst  il Software di Analisi Finanziaria e Corporate Performance Management – RICHIEDI DEMO GRATUITA 
– Kit di revisione legale PMI
– Il formulario commentato della revisione legale – carta
– La Revisione delle nano imprese II edizione – cartaceo
– La revisione Legale – Tecniche e Procedure – Libro di Carta
– Bilanci 2023 Guida pratica per società revisori sindaci
Autore dell'articolo
mm

Dott.ssa Veronica Cagno

Senior Auditor presso Società di Revisione. Dopo aver conseguito la Laurea in Economia Aziendale e Magistrale in Management all’Università di Economia di Genova, decide di svolgere il Praticantato professionalizzante per l’esercizio della professione di Dottore Commercialista e Revisore Legale collaborando con Studi Tributari e Societari, maturando esperienza ed interesse in Contabilità ordinaria, Diritto Societario e Tributario. In seguito ha sostenuto l’esame di Stato con successo abilitandosi a Genova decidendo di non esercitare per scegliere la strada dell’Auditor presso una Società di Revisione seguendo i clienti dalla fase di Interim, Verifiche trimestrali e Final.

Commenti 1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

cinque × due =