Cash pooling e verifiche conseguenti che deve fare il revisore

di Dott.ssa Veronica Cagno - - Commenta

In cosa consiste il cash pooling

Il termine cash pooling deriva dall’inglese “Pooling” condividere, scambiare e “Cash” denaro e consiste in una gestione condivisa ed accentrata della tesoreria.

Rappresenta un Contratto scritto atipico a valenza legale, che stipulano prevalentemente le Società che appartengono un Gruppo che quindi necessitano di una gestione della liquidità più snella, dove da una parte abbiamo una Holding che controlla delle altre Società denominate controllate.

Nel caso del Cash Pooling ci sono due soggetti: pooler (solitamente la Holding del Gruppo) che gestisce la tesoreria ovvero la liquidità e i pagamenti e le cosiddette Partecipanti (Società Controllate dalla Capogruppo)

In tale modo si evitano il ricorso alle linee di credito riducendo i costi ad essi relativi e le inefficienze e si realizza una più facile gestione delle risorse finanziarie.

Essa avviene tramite due modalità:

  • attraverso il sistema a saldi compensativi,
  • il sistema a saldi a zero

Il sistema a saldi a zero è il più utilizzato e si caratterizza per il fatto che con una periodicità costante vengono trasferite le risorse delle Società partecipanti al conto intestato al Pooler e nel contempo vengono azzerati i saldi dei conti correnti delle Società partecipanti.

In pratica, si realizza attraverso un mandato che le Società del Gruppo fanno alla Holding, quest’ultima realizza un Contratto di Pool con l’Istituto di Credito scelto e quindi l’istituzione di un conto corrente dedicato, a questo punto i saldi attivi e passivi dei conti correnti delle Società controllate vengono trasferite nel conto della Pooler.

In tal modo, contabilmente le Società controllate a seconda del Saldo risultante, stanzieranno giornalmente un Debito verso la capogruppo se il saldo è negativo e un Credito verso la Capogruppo se è positivo e rispettivamente la Holding stanzierà alternativamente un Credito o un Debito verso le Controllate, come contropartita sia per la Pooler che per le Partecipanti sarà il proprio saldo del conto Banca c/c.

Inoltre, come enunciato dall’OIC 14 “per tenere conto delle novità introdotte nell’ordinamento nazionale dal D.lgs. 139/2015, che ha attuato la Direttiva 2013/34/UE, la principale modifica apportata al principio contabile OIC 14 ha riguardato la classificazione dei crediti che si generano nell’ambito della gestione accentrata della tesoreria (come i contratti di cash pooling).

Definendo il Cash Pooling un accordo che in alcuni gruppi di società viene stipulato per la gestione della tesoreria in maniera accentrata per ottimizzare l’uso delle risorse finanziarie. In tali circostanze, un unico soggetto giuridico (in genere la società capogruppo o una società finanziaria del gruppo) gestisce la liquidità per conto delle altre società del gruppo, va da sé che trattandosi di crediti di natura finanziaria non aventi le stesse caratteristiche di liquidità delle disponibilità liquide e vista la rigidità dello schema ex art. 2424 codice civile, che ammette solo conti correnti bancari e postali, si è esclusa la classificazione di tali crediti nelle disponibilità liquide.

Si è anche scartata la possibilità di classificare tali crediti nella voce CII Crediti dell’attivo circolante dove sono espressamente previsti crediti verso società del Gruppo, in quanto l’interpretazione consolidata riflessa anche nell’OIC 15 “Crediti” qualifica i crediti verso società del gruppo come commerciali. Pertanto, anche in linea con quanto previsto dalla Comunicazione Consob n° 94001437 del 1994 per le società finanziarie, l’OIC ha ritenuto che l’iscrizione in una voce aggiuntiva tra le “Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazione” fosse la più appropriata. Viene inoltre richiesta l’indicazione della controparte di gruppo, nella denominazione della voce, così da rendere trasparente il rapporto finanziario infragruppo.”

Documentazione che deve richiedere e verificare il revisore

L’Auditor che per esempio deve revisionare una Società controllata che ha stipulato un Accordo di Cash Pooling, deve chiedere al Cliente la seguente documentazione:

  • contratto di Cash Pooling;
  • schede Contabili Relative a tale operazione;
  • estratti conto correnti Bancari del conto dedicato relativi a tale operazione.

Quindi verificare che

  • le operazioni siano state correttamente registrate giornalmente dalla Società Controllata,
  • a fine anno vi sia riportato un saldo a zero e
  • siano in linea con ciò che è risultante dagli estratti conto bancari.

Inoltre è opportuno verificare che ciò quanto è stato stabilito dal Contratto sia in linea con ciò che viene riportato in contabilità e quindi a Bilancio, a tal proposito in ultima istanza ma non meno importante, bisogna verificare che la Società e il Consulente Fiscale abbiano provveduto ad una corretta classificazione a Bilancio dell’operazione di Cash Pooling così come previsto dall’OIC 14 e 15.

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Dott.ssa Veronica Cagno

Senior Auditor presso Società di Revisione. Dopo aver conseguito la Laurea in Economia Aziendale e Magistrale in Management all’Università di Economia di Genova, decide di svolgere il Praticantato professionalizzante per l’esercizio della professione di Dottore Commercialista e Revisore Legale collaborando con Studi Tributari e Societari, maturando esperienza ed interesse in Contabilità ordinaria, Diritto Societario e Tributario. In seguito ha sostenuto l’esame di Stato con successo abilitandosi a Genova decidendo di non esercitare per scegliere la strada dell’Auditor presso una Società di Revisione seguendo i clienti dalla fase di Interim, Verifiche trimestrali e Final.

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