Revisori enti locali: entro il 31 maggio invio certificazione Covid 19

di Patrizio Battisti - - 1 Commento

Pochi giorni alla scadenza della Certificazione COVID 19. Importante adempimento per gli organi di revisione degli enti locali .

Non bisogna assolutamente mancare l’appuntamento della trasmissione della certificazione COVID- 19 in scadenza il prossimo lunedì 31 maggio. Questo è l’imperativo comune che si alza da più parti in relazione a questo adempimento ricognitivo dei contributi erogati lo scorso anno a Comuni, Province, Comunità Montane e Unioni dei Comuni per far fronte alla crisi economica e sociale dovuta all’emergenza epidemiologica.

L’adempimento investe diversi organi degli enti locali: il Sindaco in qualità di rappresentante dell’ente, il responsabile del Servizio finanziario, quale soggetto coordinatore dei dati raccolti dagli uffici di spesa e il Collegio dei Revisori o il Revisore monocratico in qualità di organo di controllo.

Organo di revisione al quale viene affidato il compito di “bollinare” definitivamente il file da trasmettere dopo aver controllato la correttezza e la veridicità dei dati. Compito difficile e quasi impossibile se non c’è stata una previa “collaborazione” tra l’ufficio di ragioneria e l’organo di controllo in fase di predisposizione della certificazione.

Non trasmettere entro il termine perentorio del 31 maggio tale certificazione espone l’ente all’obbligo di restituzione del fondo attribuito. La norma ha previsto una certa gradualità della sanzione a seconda della tempestività della trasmissione oppure dell’omissione:

  • Per l’invio entro il 30 giugno è prevista la decurtazione dell’80% delle risorse assegnate;
  • Per l’invio entro il 31 luglio la restituzione è del 90 %;
  • In caso di omissione si dovrà restituire tutto il Fondone.

L’enormità delle sanzioni per la mancata trasmissione, ciò induce gli enti ed i revisori a non soprassedere su alcune questioni interpretative sollevate negli ultimi giorni in diversi webinar che si sono susseguiti al fine di dirimere questioni di non poco conto. l’IFEL in un comunicato del 26 maggio ritiene “essenziale che gli operatori degli enti locali provvedano alla trasmissione delle certificazioni entro lunedì 31 maggio, superando le incertezze dell’ultimo momento sulla base dei dati disponibili o, se necessario, stimati”.

Inoltre, alcuni enti non hanno ancora approvato il rendiconto, pertanto, trovandosi costretti ad inserire “manualmente” i dati della certificazione con una maggiorazione del rischio di errore. A tal proposito sempre IFEL rammenta che “occorrerà in ogni caso inviare la certificazione nei termini e sarà comunque possibile, in un successivo momento, procedere alla correzione della medesima con ulteriore invio.”

ANCREL da tempo si sta spendendo nel proporre eventi formativi per aiutare gli organi di revisione ad affrontare quest’adempimento con competenza e preparazione ed a tal proposito ha fornito agli associati un tool per la verifica della quota accantonata ad avanzo vincolato che ha trovato o dovrà trovare corrispondenza dell’allegato a2) del Rendiconto 2020. Nel webinar del 24 maggio organizzato dall’ODCEC di Bologna in collaborazione con ANCREL e ARDEL sono state ampiamente illustrate le verifiche dell’organo di revisione nella certificazione della perdita di gettito connessa all’emergenza epidemiologica da covid 19 ex comma 2, art 39, della legge 126/2020.

La dott.ssa Tiziana Vinci, membro dell’esecutivo di ANCREL, ha illustrato il “metodo di lavoro” per gli organi di revisione e cioè “acquisire e conservare le carte di lavoro relative ai controlli ed alle verifiche effettuate che possano in una fase successiva consentire sempre la piena replicabilità e tracciabilità delle operazioni svolte” nonché “acquisire da parte dei singoli responsabili della spesa le attestazioni in ordine alle maggiori e minori spese connesse con l’emergenza epidemiologica”. Successivamente operare i dovuti “controlli di conformità, di attendibilità di correttezza dei dati esposti in certificazione e controlli di inerenza”. 

Per la sottoscrizione della certificazione non è previsto alcun parere da parte dell’organo di revisione, riteniamo comunque necessario predisporre un verbale nel quale far emergere eventuali difformità interpretative sulle quali sarà possibile anche successivamente interpellare la Ragioneria generale dello Stato e se del caso invitare l’ente, anche successivamente, ad una rettifica della certificazione. Anche in relazione alla determinazione dell’avanzo vincolato sarà necessario confrontare le risultanze della certificazione con quanto inserito nell’allegato a2) e nel caso di difformità invitare l’ente, sulla scorta della FAQ di ARCONET, del 17.3.2021, alla rettifica degli allegati “con le modalità previste per l’approvazione del rendiconto”.


Autore dell'articolo
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Patrizio Battisti

Ragioniere Commercialista e Revisore legale, svolge l’attività di revisore nella pubblica amministrazione. Coordinatore della Commissione Enti Locali e no profit dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Tivoli. Consigliere nazionale ANCREL (Associazione Nazionale Certificatori e Revisori Enti Locali).

Commenti 1

  1. salve
    sono un revisore ente locale , c’è la possibilità di poter acquistare materiale utile in merito all’asseverazione della certificazione covid 19 ?

    grazie

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