Il Consiglio dei Ministri del 18 maggio 2015 ha approvato in prima lettura due schemi di decreto legislativo che recepiscono la direttiva UE 2013/34/UE. Le nuove regole, una volta approvate definitivamente, entreranno in vigore dal 1° gennaio 2016 e si applicheranno ai bilanci relativi agli esercizi finanziari aventi inizio a partire da tale data. Si tratta di una vera e propria rivoluzione che interesserà, a vari livelli, l’intera struttura del bilancio di esercizio. Le principali innovazioni previste dai nuovi decreti varati dal Consiglio dei Ministri sono:
- l’introduzione del concetto di “rilevanza” quale soglia discriminante per gli obblighi di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa contabile e di bilancio;
- obblighi informativi diversi a seconda della dimensione delle imprese che sono suddivise in base ai valori di bilancio e al numero di dipendenti;
- l’introduzione di una forma semplificata di bilancio per le imprese di piccole dimensioni;
- il trattamento contabile degli strumenti finanziari, dei crediti e dei debiti in linea con quello delle migliori prassi internazionali tale da permettere di evidenziare immediatamente in bilancio i propri effetti;
- l’estensione di questi ultimi istituti contabili anche alle imprese di assicurazione;
- l’obbligo di redigere il rendiconto finanziario per tutte le società che non possono redigere il bilancio in forma abbreviata, oltre ad una nuova struttura per quest’ultimo;
- una profonda revisione del contenuto della nota integrativa; in particolare, in essa vengono inserite, tra l’altro, anche le seguenti informazioni riguardo all’ ammontare dei compensi, delle anticipazioni e dei crediti concessi agli amministratori ed ai sindaci e la natura e risvolti di tipo economico, patrimoniale e finanziario dei fatti accaduti dopo la chiusura dell’esercizio.
- una nuova disciplina sul bilancio consolidato, che rivede i limiti attualmente in vigore per l’obbligo della sua redazione.