Si è tenuto venerdì scorso a Brescia il secondo congresso italo-europeo dell’Inrl. Numerosi sono stati gli interventi che hanno affrontato le novità del decreto 135/2016, che ha recepito la direttiva 2014/56/Ue.
Il presidente del gruppo europeo S&D Gianni Pittella ha sottolineato come il ruolo dei revisori contabili è stato rafforzato dall’Unione europea, tanto che ora i revisori stessi possono costituire un argine o una concausa della crisi, richiamando i cinque pilastri su cui si basa oggi la revisione contabile: terzietà, scetticismo professionale sui numeri da verificare, cooperazione, formazione e rapporti con le Pmi. Più articolati i giudizi di Caterina Garufi, magistrato dell’ufficio legislativo del ministero della Giustizia e di Michele Di Pace, avvocato generale dello Stato emerito, per i quali le nuove regole appaiono eccessivamente dettagliate sull’indipendenza, rischiando che la correttezza formale vada a scapito della sostanza. Al termine della assise è stato firmato il primo contratto collettivo italo-europeo per revisori legali tra Inrl e Cisal.
Fonte: Il Sole 24 Ore
Autore dell'articolo
![mm](https://i2.wp.com/www.larevisionelegale.it/wp-content/uploads/2016/03/29702d3.jpg?resize=120%2C120&ssl=1)