Il campionamento di revisione e il principio Isa Italia 530

di Giovanbattista Carriero - - Commenta

L’oggetto del principio ISA ITALIA 530 sul Campionamento di Revisione

Il presente lavoro è volto a definire dettagliatamente i seguenti punti:

  • Gli obiettivi del campionamento;
  • La raccolta del campione;
  • Le procedure per ottenere elementi probativi;
  • La selezione delle voci.

L’obiettivo è quello di fornire una guida per dare modo al revisore di essere in grado :

  • Cogliere il significato di campionamento;
  • Conoscere quali sono i metodi che il revisore deve utilizzare per determinare quali voci sottoporre a revisione;
  • Analizzare i rischi connessi all’acquisizione degli elementi probativi e le procedure necessarie per ottenere tali elementi.

Il Principio di Revisione ISA ITALIA 530 si applica quando il revisore legale decide di procedere per l’attività di revisione con la tecnica del campionamento. Tale principio va integrato con l’altro principio di revisione ISA ITALIA 500 relativo agli ELEMENTI PROBATIVI.

La funzione del principio di Revisione ISA ITALIA 530 è quella di fornire al revisore legale una valida guida operativa da seguire per porre in essere valide procedure di campionamento al fine di selezionare, in maniera efficace rispetto agli obiettivi di revisione  da perseguire, le voci contabili da verificare.

Il principale obiettivo di un processo di revisione contabile è quello di riuscire ad acquisire ogni informazione valida al fine di poter esprimere un valido giudizio sul bilancio di esercizio.

Il revisore deve acquisire elementi probativi a supporto del giudizio che rilascia  sul bilancio di esercizio.

I principi di revisione non chiariscono quali sia l’ampiezza, elemento quantitavo e/o quali sia la tipologia, aspetto qualitativo, degli elementi probativi da raccogliere, lasciando tale scelta, sotto entrambi gli aspetti, alla professionalità del revisore.

Il primo problema del revisore è dunque questo: quanti e quali elementi probativi raccogliere per poter affermare con ragionevole certezza che il bilancio nel suo complesso non contenta errori significativi.

Per CAMPIONAMENTO DI REVISIONE si intende: l’applicazione di procedure di revisione  su un numero di voci inferiori al cento per cento delle voci che compongono il saldo di conto o di una classe di operazioni, strutturate in modo tale che  tutte le voci abbiano una probabilità di essere selezionate.

Tale procedura permette di ottenere e valutare degli elementi probativi su determinate caratteristiche delle voci selezionate  e trarre valide conclusioni sull’intera popolazione dalla quale il campione è estratto.

Il campionamento di revisione può essere fatto sia con metodi statistici che con metodi non statistici.

Per ERRORE si intendono sia gli SCOSTAMENTI dalla corretta applicazione dei controlli che possono emergere dalle procedure di conformità sia le INESATTEZZE che possono emergere dalle procedure di validità.

Per ERRORE COMPLESSIVO si intende sia il grado di scostamento che il totale delle inesattezze .

Per ERRORE INUSUALE: si intende un errore isolato che non si è ripetuto al di fuori di circostanze specificamente identificabili e non è quindi rappresentativo di errori contenuti nella popolazione .

Per POPOLAZIONE si intende un insieme di unità dai cui viene estratto il campione su cui il revisore intende trarre le conlcusioni. Ad esempio sono popolazioni: l’insieme degli importi che compongono il saldo di un conto, oppure un insieme di classi di operazioni.

La popolazione può essere suddivisa in STRATI o in SOTTOPOPOLAZIONI, ciascuno dei quali viene esaminato separatamente. Il termine popolazione contiene il termine strato.

Per RISCHIO DI CAMPIONAMENTO si intende la possibilità che le conclusioni raggiunte in base ad un campione , possano essere diverse da quelle che si sarebbero raggiunte se l’intera popolazione fosse stata sottoposta alla stessa procedura di revsione. In termini matematici tali rischi sono denominati LIVELLI DI AFFIDABILITA’.

Esistono due tipi di rischi di campionamento:

  1. il primo è che il revisore concluda, nelle procedure di conformità, che il rischio di controllo è inferiore al rischio realmente esistente o nelle procedure di validità  che non esiste errore rilevante quando invece lo stesso è presente; questo tipo di rischio ha effetto sulla efficacia della revisione è può verosimilmente condurre ad un giudizio errato sul bilancio.
  2.  il secondo è che il revisore concluda, nelle procedure di conformità, che il rischio di controllo è maggiore al rischio realmente esistente o nelle procedure di validità  che esiste errore rilevante quando invece lo stesso non è presente; questo tipo di rischio ha effetto sulla efficienza della revisione in quanto conduce allo svolgimento di lavoro aggiuntivo per stabilire se le conclusioni inizialmente raggiunte non siano corrette.

Per rischio non dipendente da campionamento si intende il rischio che deriva da fattori che inducono il revisore a giungere a conclusioni errate per motivi indipendenti dalla dimensione del campione selezionato.

Per UNITA’ DI CAMPIONAMENTO si intende il singolo elemento che costituisce una popolazione, ad esempio i singoli assegni di una distinta di versamento , le registrazioni di accredito negli estratti conti bancari, le fatture di vendita o i saldi dai clienti .

Per CAMPIONAMENTO STATISTICO si intende qualsiasi metodologia di campionamento che possieda le caratteristiche di una selezione casuale di un campione; di utilizzo del calcolo delle probabilità inclusa la determinazione del rischio di campionamento. Un metodo di campionamento che non possiede le caratteristiche suddette è considerato un metodo di campionamento non statistico.

Per STRATIFICAZIONE DEL CAMPIONE si intende il processo attraverso il quale una popolazione viene suddivisa in sotto popolazioni, ciascuna delle quali rappresenta un gruppo di unità di campionamento con caratteristiche analoghe, spesso valori monetari.

Per ERRORE ACCETTABILE si intende l’errore massimo, riferito ad una popolazione, che il revisore è disposto ad accettare.

Il processo di revisione, quindi la raccolta degli elementi probativi a sostegno del giudizio dato sul bilancio, può essere condotto sottoponendo a revisione tutte le voci, oppure sottoponendo a revisione solo voci specifiche oppure estrapolando un campione da sottoporre a revisione. Tali procedure possono essere alternative tra loro oppure svolte congiuntamente.

I principali metodi di selezione di un campione sono:

  • utilizzo di un generatore automatico di numeri casuali o tavole di numeri casuali;
  • selezione sistematica: il numero delle unità di campionamento comprese nella popolazione è diviso sulla base della dimensione del campione al fine di ottenere un intervallo di campionamento, ad esempio 50, e determinato un punto di partenza nell’ambito dei primi 50, viene selezionata ogni 50esima unità successiva di campionamento. Nella selezione sistematica il revisore deve accertarsi che le unità di campionamento all’interno della popolazione non siano strutturate in maniera tale che l’intervallo di campionamento corrisponda ad un particolare andamento della popolazione e quindi il campione non sia rappresentativo.
  • La selezione casuale, in cui il revisore seleziona il campione senza seguire alcuna tecnica particolare. In questo caso occorre fare attenzione a non selezionare in blocco.

La decisione circa quale ampiezza del campione è da adottare è funzione, data una determinata popolazione monetaria, del RISCHIO e della SIGNIFICATIVITA’

C=f(R,S)

C’è proporzionalità diretta fra il rischio di revisione e la dimensione del campione, più alto è il rischio di revisione più ampio deve essere il campione da esaminare.

C’è proporzionalità inversa tra il livello di significatività e la dimensione del campione, maggiore è il livello di significatività e meno estese devono essere le procedure di revisione e conseguentemente il campione.

Gli elementi probativi si ottengono con una adeguata combinazione delle procedure di conformità e delle procedure di validità.

Le procedure di conformità sono attuate quando ad una determinata asserzione si ritiene di dare un rischio di controllo inferiore ad alto

Le procedure di validità sono rivolte alle verifiche degli importi e sono di due tipi:

  1. Analisi comparativa
  2. verifiche di dettaglio su operazioni e saldi

Lo scopo delle procedure di validità è quello di individuare inesattezze nel bilancio

Nel definire le procedure di revisione il revisore deve usare il suo giudizio professionale per individuare il rischio di revisione e per individuare le procedure che gli consento di tenere questo rischio di revisione ad un livello accettabile.

Il rischio di revisione è il rischio che il revisore dia una giudizio non appropriato nel caso in cui il bilancio sia significativamente inesatto.

Il rischio di revisione si compone di

  1. Rischio intrinseco: la predisposizione di un saldo di un conto o di una classe di operazione ad essere sbagliata e ciò a prescindere dai controlli interni relativi a tale conto o a tale classe di operazioni.
  2. Rischio di controllo: il rischio che un errore rilevante possa non essere prevenuto o rilevato e corretto tempestivamente dai sistemi contabile e di controllo interno.
  3. Rischio di individuazione: il rischio che un errore rilevante non sia rilevato attraverso le procedure di validità svolte dal revisore.

Le procedure per ottenere elementi probativi comprendono

  • Le ispezioni;
  • Le osservazioni;
  • La richiesta e la conferma;
  • La verifica dei calcoli;
  • Procedure di analisi comparativa;

La scelta di quale utilizzare dipende dal giudizio professionale del revisore.

La tecnica di selezione di tutte le voci per procedere al loro esame di revisione è più utilizzata  per le procedure di validità che per le procedure di conformità. Tale modo di operare, selezione di tutte le voci di un conto per esempio, si utilizza quando il rischio intrinseco e il rischio di controllo sono alti e si hanno un numero limitato di voci ad alto valore singolo.

Le tecnica della selezione delle singole voci di una popolazione viene effettuata sulla base del giudizio professionale del revisore ed è soggetto al rischio non dipendente dal campionamento. La si fa quando il revisore conosce bene l’azienda , quando ha valutato bene il rischio intrinseco e di controllo.

Le voci specifiche selezionate possono includere:

  • Voci di valore elevato o voci chiave, cioè sospette, inusuali o particolarmente soggette a rischio;
  • Tutte le voci superiori ad un certo importo
  • Voci per ottenere informazioni;
  • Voci per esaminare le procedure

Riguardo alla possibilità di procedere con il campionamento è bene precisare che solo se il metodo adottato possiede tutte le caratteristiche di un campionamento statistico è possibile estrapolare valide conclusioni per l’intera popolazione sulla base degli esiti delle verifiche effettuate sul campione.


Autore dell'articolo

Giovanbattista Carriero

Commercialista- Revisore Legale/Revisore Enti Locali Iscritto al n. 0552 Ordine Dottori Commercialisti di Potenza

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