ANTONELLA QUINDICI

L’IFRIC 1 e i cambiamenti nelle passività iscritte per smantellamenti e ripristini

di Antonella Quindici - - Commenta

Per le società che adottano i Principi Contabili Internazionali, l’Interpretazione IFRIC 1 fornisce una guida su come contabilizzare gli effetti derivanti da cambiamenti nella misurazione delle passività iscritte a fronte di futuri smantellamenti e ripristini.

Nell’ambito dei Principi Contabili Internazionali lo IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari precisa che il costo di un asset include la stima iniziale dei costi di smantellamento e rimozione del bene nonché di bonifica del sito su cui insiste. Inoltre, sempre secondo lo IAS 16, tale onere deve essere capitalizzato sia nel caso in cui l’obbligazione sorga all’atto della prima capitalizzazione del cespite a cui si riferisce, sia che sorga in un momento successivo, in conseguenza del suo utilizzo.

La rilevazione della capitalizzazione di tali oneri di smantellamento e rimozione va effettuata in contropartita ad una passività potenziale, seguendo le regole di contabilizzazione proprie dello IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali.

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Tale ultimo Principio oltre a definire le modalità da seguire per effettuare la migliore stima possibile dell’ammontare dell’accantonamento, prevede anche l’attualizzazione della stima degli oneri futuri ad un appropriato tasso di sconto, qualora il tempo sia un fattore rilevante in quanto gli utilizzi del fondo non si prevede che vengano effettuati in un breve lasso temporale e ciò è quello che generalmente accade in quanto è frequente che le opere di smantellamento e bonifica non vengano completate nel breve periodo.

Tuttavia lo IAS 16 non fornisce indicazioni circa il modus operandi da seguire in caso di variazione del valore stimato dell’onere accantonato tra le capitalizzazioni. Lo IAS 37 fornisce indicazioni in merito alle cause e alle modalità di valutazione delle variazioni di un accantonamento rilevato, ma non disciplina in modo specifico le variazioni del fondo per smantellamento e bonifica.

Pertanto è stato ritenuto opportuno emanare una specifica Interpretazione, ossia l’IFRIC 1 che fornisce una guida su come contabilizzare gli effetti derivanti da cambiamenti nella misurazione delle passività iscritte a fronte di futuri smantellamenti e ripristini, a seguito di:

  1. una modifica nell’impiego stimato di risorse necessarie per estinguere l’obbligazione;
  2. una modifica nel tasso di sconto utilizzato per l’attualizzazione della passività;
  3. un incremento conseguente al passare del tempo che viene riflesso in bilancio con lo smontaggio (“unwinding”) dell’attualizzazione.
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In merito al primo e al secondo punto, l’IFRIC 1 fornisce una trattazione congiunta ma allo stesso tempo effettua una distinzione tra i casi in cui l’attività connessa allo smantellamento e bonifica è misurata utilizzando il modello del costo e i casi in cui viene utilizzato il modello di rideterminazione del valore.

Si ricorda che lo IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari prevede due trattamenti contabili da utilizzare dopo la rilevazione iniziale delle immobilizzazioni materiali:

  1. il modello del costo in base al quale gli asset vengono rilevati al costo, al netto di ammortamenti e perdite di valore;
  2. il modello della rideterminazione del valore in base al quale gli asset vengono rilevati ad un valore periodicamente rideterminato pari al valore di mercato (fair value), al netto di ammortamenti e perdite di valore. In genere il fair value è costituito dal valore di mercato del cespite ed è rappresentato dall’importo per il quale il bene in questione può essere scambiato con terzi laddove entrambe le parti siano consapevoli e disponibili. Nel caso in cui non sia possibile calcolare in modo attendibile un valore di mercato, la valutazione al fair value viene ad essere effettuata al costo di sostituzione ammortizzato o calcolando i flussi di reddito futuri attesi.

Dunque nel caso in cui il Management dell’azienda abbia optato per il modello del costo come sopra descritto, le variazioni della passività per smantellamento e bonifica vanno rilevate ad incremento o a riduzione dell’asset a cui si riferisce. Inoltre, in caso di riduzione è bene tener presente che l’importo dedotto dall’asset non deve eccedere il valore contabile dell’asset stesso e in caso contrario l’eccedenza deve essere rilevata immediatamente a conto economico. Se invece la rettifica comporta un incremento del costo di un asset occorre valutare se ciò sia indicativo del fatto che il nuovo valore contabile dell’attività possa non essere interamente recuperato. In tal caso, si rende necessario verificare l’eventuale riduzione di valore dell’attività, stimandone l’importo recuperabile, ed eventualmente contabilizzare la perdita per riduzione di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 – Riduzione di valore delle attività.

Nel secondo caso, ossia quando l’asset è misurato utilizzando il modello di rideterminazione del valore, le variazioni della passività rilevata per smantellamento e bonifica dopo una rivalutazione vanno contabilizzate:

  1. rilevando una diminuzione della passività, imputandola alla riserva di rivalutazione di patrimonio netto, tranne nel caso in cui vada rilevata a conto economico in quanto compensa una svalutazione precedente imputata a conto economico;
  2. rilevando un incremento della passività imputandolo a conto economico eccetto nei casi in cui debba essere imputato a decremento della riserva di rivalutazione.

In generale, il valore rideterminato dell’attività da ammortizzare è comunque ammortizzato lungo l’arco della sua vita utile e tale regola si applica sia che si adotti il modello del costo che quello di rideterminazione del valore.

Infine, in merito al terzo punto di cui sopra, ossia il verificarsi di un incremento della passività per smantellamento e bonifica conseguente al passare del tempo che viene riflesso in bilancio con lo smontaggio (“unwinding”) dell’attualizzazione, l’IFRIC 1 precisa che tale fattispecie va rilevata a conto economico come onere finanziario. Infatti al momento della prima iscrizione del fondo si effettua l’attualizzazione, che comporta una rilevazione per un ammontare inferiore rispetto a quello nominale. Successivamente, man mano che il tempo trascorre, l’importo del fondo aumenta fino a raggiungere nel complesso il valore nominale dell’accantonamento inizialmente stimato. Secondo l’Interpretazione IFRIC 1 tale incremento, conseguente allo smontamento (unwinding) periodico dell’attualizzazione, va rilevato a conto economico tra gli oneri finanziari negli esercizi in cui matura in base alla competenza economica e dunque viene seguito un modus operandi del tutto simile a quello previsto per gli altri fondi per rischi e oneri. Pertanto non sono consentite capitalizzazioni successive di oneri finanziari relativi all’adeguamento del fondo per smantellamento e bonifica per tener conto del trascorrere del tempo.


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Antonella Quindici

Laureata con lode in Economia e Commercio. Ha conseguito un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. E’ Dottore Commercialista e Revisore Legale ed è iscritta all’Ordine dei Giornalisti Pubblicisti. Attualmente è cultore della materia presso l’Università Parthenope di Napoli per gli insegnamenti di "Ragioneria internazionale" e "Comunicazione societaria e operazioni straordinarie" e in passato lo è stata per “Principi Contabili Internazionali e Bilancio Consolidato”. E’ membro delle Commissioni Nazionali “Bilancio e revisione” e “Diritto societario” dell’UGDCEC – Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. E’ autrice di numerose pubblicazioni sui Principi Contabili. Lavora da circa venti anni nell’Amministrazione di Enel e attualmente riveste il ruolo di Responsabile di Bilancio di una delle più importanti società di tale Gruppo.

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