Lo IAASB annuncia l’emanazione di un Principio di revisione per le imprese meno complesse

di Salvo Carollo - - Commenta

In conseguenza dell’entrata in vigore del Decreto Legislativo 14/2019 (il cosiddetto Codice della crisi e dell’insolvenza) e della conseguente modifica all’articolo 2477 del Codice civile, il perimetro delle aziende obbligate, per norma di legge, alla revisione legale dei conti si è allargato ad imprese che, per dimensione, saranno ben lontane dal potersi definire grandi.

Le misure di contenimento messe in campo in conseguenza della crisi sanitaria, iniziata ormai quasi un anno fa, hanno imposto una nuova realtà a molte imprese, che si trovano, oggi, in una situazione anomala di difficoltà o impossibilità concreta all’esercizio della propria attività, con preventivabili conseguenze sui bilanci delle società. In conseguenza di ciò, l’entrata in vigore del Codice della crisi e dell’insolvenza, e quindi anche l’allargamento del perimetro dell’obbligo alla revisione legale, è slittata a settembre 2021 (e non si può escludere una futura ulteriore proroga, a seconda dell’evoluzione della situazione macroeconomica), ma questa rappresenta comunque una realtà, futura, ma certa.

I professionisti della Revisione legale, nella prospettiva del prima indicato ampliamento perimetrale, hanno coscienziosamente sollevato il problema pratico della difficoltà di applicare dei principi di revisione pensati per imprese di grande dimensione a società di ben diversa dimensione. La grandezza di una impresa si riflette sulla sua complessità aziendale ma anche sulla sua complessità contabile, e gli strumenti necessari per una corretta osservazione e analisi possono non essere gli stessi per tutte le situazioni.

Nuovo principio di revisione per PMI: come e perché

I professionisti della Revisione legale, nella prospettiva del prima indicato ampliamento perimetrale, hanno coscienziosamente sollevato il problema pratico della difficoltà di applicare dei principi di revisione pensati per imprese di grande dimensione a società di ben diversa dimensione. La grandezza di una impresa si riflette sulla sua complessità aziendale ma anche sulla sua complessità contabile, e gli strumenti necessari per una corretta osservazione e analisi possono non essere gli stessi per tutte le situazioni.

In questa situazione, rappresenta probabilmente una buona notizia il comunicato stampa dell’IAASB (l’International Auditing and Assurance Standards Boardun, che opera sotto l’egida dell’IFAC – International Federation of Accountants e la supervisione del PIOB – Public Interest Oversight Board)del 15 dicembre 2020, che annuncia la prossima elaborazione e pubblicazione di un principio di revisione dedicato alle imprese meno complesse e di più ridotte dimensioni.

Siamo ben lontani dal poter visionare una prima bozza del nuovo principio di revisione, per cui non è ancora possibile conoscere, neanche a grandi linee, quello che sarà suo contenuto; ma, quello che già si sa, e non è notizia trascurabile, è che il nuovo documento rappresenterà una sorta di principio unico di revisione per le situazioni di minore complessità, il quale non si integrerà agli altri principi di revisione per l’analisi delle realtà più semplici, ma sarà una guida omni-comprensiva all’interno della quale si esaurirà la fattispecie.
La notizia è stata accolta molto positivamente dagli operatori della Revisione legale, dato che l’Italia si distingue, rispetto alla media del contesto internazionale, per il numero particolarmente elevato di imprese di piccole e medie dimensioni.

Un principio di revisione così strutturato, per queste aziende, agevolerà il lavoro del Revisore legale, se non altro nell’analisi e nell’impostazione del lavoro. Non è un caso che, nel gennaio 2020, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili aveva emanato delle linee guida chiamate “La revisione legale nelle nanoimprese – Riflessi e strumenti operativi”, proprio per cercare di rispondere a queste richieste di certezza operativa.

Entro giugno 2021 sarà approvata la bozza del nuovo principio di revisione, che sarà liberamente consultabile dagli operatori per poter raccogliere commenti e criticità, con l’obiettivo di una pubblicazione definitiva nei mesi successivi.


Autore dell'articolo
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Salvo Carollo

Economista, fiscalista, autore di articoli e approfondimenti di politica fiscale, diritto tributario, diritto societario, bilancio civilistico; con specializzazione in società di capitali e persone fisiche esercenti attività d’impresa. http://www.salvocarollo.it

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