Revisori enti locali minori: novità sul Regolamento

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Novità in arrivo in tema di requisiti e regolamento per l’attività dei revisori degli enti locali . Il Consiglio di Stato ha infatti espresso parere favorevole (affare n. 2636/2019 del 18/10/2019)  sulle modifiche  predisposte dal Ministero dell’Interno al  regolamento di   attuazione della L. 148/2011  sull’ istituzione dell’elenco dei revisori dei conti degli enti locali (DM 23 2012).

Il decreto in preparazione si compone di 3 articoli. L’articolo 1 reca le modifiche al decreto del Ministro dell’interno n. 23 del 15 febbraio 2002. L’articolo 2, composto di due commi, reca le disposizioni transitorie. L’articolo 3, composto di due commi, concerne l’entrata in vigore.

Lo schema di regolamento modificativo si ripropone di fornire una “efficace risposta alle esigenze progressivamente emerse nell’esperienza di questi anni,  per far fronte alle criticità applicative finora riscontrate” . Il ministero ricorda inoltre le numerose novità normative intervenute, richiamando in particolare, in proposito, l’istituzione delle Città metropolitane, la soppressione della Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno, l’avvenuta istituzione del Registro dei revisori di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, la riforma della disciplina dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, la riforma del codice dell’amministrazione digitale di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, la riforma del codice per la protezione dei dati personali di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 169).

Lo schema di decreto ministeriale ha già avuto riscontro favorevole da l’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali , l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, l’Unione Province Italiane, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, l’Associazione ragionieri degli enti locali il CNDCEC, e il Garante per la Privacy .

Le principali novità che verrebbero introdotte nel DM n. 23/2012  prevedono:

  1. Aumento da 10 a 20 crediti formativi  necessari per  gli incarichi di revisore dei conti negli enti minori 
  2.  nuovo requisito  di  qualificazione professionale necessaria tra i tre seguenti:
  3. collaborazione minima di 18 mesi  ex art. 239, comma 4 del TUEL, o di responsabile del servizio finanziario,
  4. incarico di revisione legale per tre anni
  5. nuova fascia  di incarico (n. 4)  di revisore per i Comuni con popolazione almeno pari a 50.000 abitanti, le Province e le Città metropolitane,  con specifici requisiti:
    – essere iscritti da almeno dieci anni nel registro dei revisori o nell’albo dei commercialisti;
    – aver svolto almeno tre incarichi revisionali di durata non inferiore a tre anni ciascuno, di cui almeno uno in enti della fascia n. 3);
    – aver conseguito almeno dieci crediti formativi.
  6. possibilità di organizzare corsi e seminari in materia di contabilità pubblica e gestione economica e finanziaria degli enti locali da prte del Ministero per il conseguimento dei crediti formativi annuali eventualmente con il supporto dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

Inoltre, lo schema di decreto prevede una modifica per l’algoritmo di estrazione a sorte e sul punto il Consiglio di Stato rileva la necessità:

– di precisare nel testo del regolamento l’organo ministeriale competente a definire e ad adottare tale algoritmo e il relativo atto di adozione;

– che tale provvedimento fornisca le motivazioni sulla logica e sul funzionamento del nuovo algoritmo in ossequio al principio di trasparenza.

Il parere del COnsiglio di Stato evidenzia solo una criticità nel fatto che diversamente dal decreto precedente, è stata fornita alla Conferenza Stato-citta e autonomie locali in materia solo una informativa per cui raccomanda l’intervento correttivo del Ministero con richiesta di parere anche alla Conferenza senza necessità di revisione del CDS, se non in caso di modifiche sostanziali.


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