Valutazione dell’attività e dei rischi dell’impresa

di Andrea Sergiacomo - - Commenta

Al fine di stabilire le procedure di controllo da porre in essere all’interno dell’impresa oggetto del controllo il revisore deve:

1)      Effettuare Indagini presso la direzione ed altri soggetti all’interno dell’impresa;

2)      Porre in essere delle procedure di analisi comparativa come indicato dal documento 520;

3)      Effettuare osservazioni ed ispezioni

Il revisore nello svolgimento del proprio incarico deve capire attentamente il contesto in cui l’impresa opera e  a tal fine è di fondamentale importanza la sensibilità che il professionista con il suo bagaglio di esperienza sa porre in essere e pertanto occorrerà considerare tra gli aspetti:

1)      Analizzare il settore di attività, normativa ed altri fattori esterni, incluso il quadro normativo sull’informazione economico-finananziaria applicabile;

2)      Analizzare le caratteristiche dell’impresa, incluse la scelta ed applicazione dei principi contabili;

3)      Obiettivi, strategie e rischi correlati che possono causare errori significativi nel bilancio di esercizio;

4)      Misurazione ed esame della performance economico-finanziaria dell’impresa;

5)      Controllo interno.

Per quanto riguarda le condizioni del settore è opportuno verificare il livello di competitività dell’azienda, i rapporti esistenti tra i clienti ed i fornitori, il contesto normativo in cui l’impresa si trova ad operare ed eventuali caratteristiche tecniche richieste per lo svolgimento di quella tipologia di attività.

Per quanto attengono alle caratteristiche dell’impresa è bene verificare la struttura della proprietà, l’assetto della governance, il management a chi è affidato, le specifiche conoscenze, la tipologia di investimento che è stato posto in essere ed infine di grande importanza occorre verificare la portanza della struttura finanziaria, ovverosia, la capacità di sopperire con le proprie risorse ad eventuali fasi di down finanziario dovute a mancati incassi o da crediti incagliati.

Per quanto riguarda i rischi dell’impresa, occorre effettuare attenta analisi in quanto gli stessi influenzano con continuità l’attività dell’impresa con conseguenza che anche gli obiettivi strategici dell’impresa vengono influenzati. Questa è una fase tipica in cui si innescano una serie di situazioni causa effetto che possono compromettere il going concern aziendale.

Il revisore deve analizzare se l’impresa ha una serie di indicatori atti a verificare la performance della stessa; tali indicatori possono essere:

1)      Verifica di alcuni elementi specifici delle vendite;

2)      Analisi delle variazioni aziendali;

3)      Analisi della concorrenza;

4)      Budget infraperiodali.

In ultimo il controllo interno.

Il revisore deve comprendere gli aspetti del controllo interno rilevanti  ai fini della revisione contabile.

Il “sistema di controllo interno” è rappresentato dalle linee d’azione e dalle procedure  adottate dalla Direzione al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi aziendali e di assicurare una condotta efficiente e ordinata della propria attività; quest’ultima espressione include il rispetto delle politiche aziendali, la salvaguardi  a dei beni aziendali, la prevenzione e l’individuazione di frodi ed errori, l’accuratezza e la completezza delle registrazioni contabili e la preparazione tempestiva di informazioni contabili affidabili.

Autore dell'articolo
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Andrea Sergiacomo

Andrea Sergiacomo, Dottore Commercialista e Revisore legale dei conti. Abilitato alla professione di Mediatore civile . Componente della Commissione Cooperative Odcec di Roma . Componente della Commissione diritto societario Odcec di Tivoli. Autore di diverse pubblicazioni per riviste specializzate ed esperto in operazioni di riorganizzazione aziendale. Relatore in convegni in materia di contabilità e bilancio di esercizio, con particolare riguardo alle operazioni straordinarie. E’ stato docente di economia aziendale presso istituti tecnici. Ha frequentato corsi di specializzazione in diritto fallimentare ed il corso avanzato sui principi contabili internazionali presso l’Università di Tor Vergata. Svolge attività professionale nel proprio studio di Roma dove fornisce consulenza in diritto societario, diritto fallimentare e pianificazione fiscale con particolare attenzione alla crisi di impresa.

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