La soglia di significatività

di Gabriele Giammarini - - Commenta

La valutazione della soglia di significatività è una delle fasi più delicate e determinanti del processo di revisione. In pratica, sulla base di tale soglia, il revisore determina la natura, la tempistica e l’ampiezza delle procedure di revisione e, successivamente,  valuta gli effetti degli errori eventualmente riscontrati sul suo giudizio professionale.

La soglia di significatività può essere definita come l’importo sotto al quale si ritiene che un errore (singolo o complessivo, comprese le omissioni) non possa modificare o influenzare il giudizio o le decisioni economiche di un terzo che faccia affidamento sul bilancio. La valutazione di cosa sia significativo discende sempre da un giudizio professionale e dipende dalla dimensione e dalla natura della voce o della informazione in esame, da valutare nelle particolari circostanze in cui l’errore si manifesta. In ogni caso il giudizio del revisore deve tener conto non solo dell’importo ma anche della “qualità” delle inesattezze contenute nel bilancio.

All’inizio della fase di pianificazione va effettuata una valutazione preliminare del livello di significatività, al fine di aiutare il revisore nella scelta delle voci più importanti di bilancio da esaminare e nella scelta del tipo di procedure di revisione da applicare, stabilendone anche tempistica e ampiezza.

Si tenga presente che il principio di revisione n. 320 – Il concetto di significatività nella revisione non fornisce esempi su come effettuare concretamente il calcolo di tale soglia; esistono però prassi ormai consolidate in materia che suggeriscono di applicare una percentuale ad una voce o aggregato fondamentale del bilancio, come ad esempio il totale delle attività (complessive o solo la parte corrente), il totale dei ricavi, l’ammontare del patrimonio netto o del risultato d’esercizio (ante imposte e normalizzato, rettificato cioè per tener conto delle componenti straordinarie o anomale).

In pratica, poi, il revisore deve determinare due distinte soglie di significatività:

a)     quella relativa al bilancio nel suo complesso, e

b)     quella cosiddetta “operativa

La significatività relativa al bilancio nel suo complesso, calcolata con i criteri sopra indicati, rappresenta la soglia numerica al di sopra della quale il revisore valuta l’impatto degli errori individuati sul giudizio di revisione.

Va però considerata la possibilità che nel bilancio siano presenti degli errori di ammontare inferiore alla soglia data, che potrebbero non essere individuati ma che nel loro insieme potrebbero influenzare significativamente il bilancio. Anche per tener conto di tale evenienza, oltre quella di un possibile modifica e riduzione del livello di significatività in sede di riesame (sulla fase di riesame torneremo in seguito), il revisore pianifica le proprie procedure di revisione stabilendo intenzionalmente il livello di significatività operativa ad un livello più basso rispetto a quello che intende stabilire per la valutazione finale e complessiva dei risultati della revisione.

Una considerazione a parte va fatta invece per i cosiddetti “errori chiaramente trascurabili”. Tali sono quelli che il revisore considera, per ammontare, natura e circostanza, del tutto irrilevanti. Il revisore può quindi calcolare un importo al di sotto del quale ritenga gli errori chiaramente trascurabili, tanto che se pur cumulati, l’insieme di tali ammontari non possa mai avere un effetto significativo sul bilancio. La determinazione di tale importo è rimessa al giudizio del revisore.

Infine, nel corso della revisione e al momento della valutazione finale e complessiva dei risultati delle procedure di revisione svolte, la valutazione preliminare del livello di significatività va riesaminata e confermata o, eventualmente, modificata.  Tale ultima eventualità, che dovrebbe essere quanto più possibile remota, comporta, soprattutto nei casi di modifiche al ribasso, che il revisore debba considerare attentamente se il lavoro pianificato e svolto sia sufficiente ad esprimere un giudizio sul bilancio e quale sia l’impatto degli errori rilevati sul giudizio stesso alla luce delle nuove soglie ridotte.

Gli aspetti trattati in questo post sono oggetto di ulteriore approfondimento nella Circolare del Revisore di questo blog.

Autore dell'articolo

Gabriele Giammarini

Dottore commercialista in Ancona e Revisore legale, è esperto in tecniche di revisione, autore di pubblicazioni e relatore in convegni in materia di revisione legale. Collabora da oltre ventanni con società ai vertici mondiali del settore. Componente della commissione "revisione legale" dell'ODCEC di Ancona.

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