Il Registro dei Revisori in mano alla Consip? Un’ipotesi per niente remota.

di Virginia Tosi - - Commenta

Gli artt. 6-8 del DLgs. n. 39/2010 hanno istituito il Registro dei revisori ed hanno imposto che il MEF, di concerto con il Ministro della Giustizia, sentita la CONSOB, dovesse indicare, con proprio regolamento, il contenuto e le modalità di presentazione delle domande d’iscrizione, le modalità e i termini entro cui esaminare le domande d’iscrizione, nonché verificare l’esistenza dei requisiti per l’iscrizione.

Per contro, il citato decreto non ha dettato i criteri per l’affidamento del Registro, né sono stati emanati i decreti attuativi tanto attesi in materia. E’ stato così che il DLgs. n. 28/2006 ha attribuito la gestione del Registro dei revisori contabili al CNDCEC, che se ne occupa mediante la Registro Revisori Legali srl.

I commercialisti hanno più volte, nel corso di questi cinque anni, espresso il loro malcontento per l’incertezza connessa alla gestione del registro a causa della mancata emanazione dei decreti attuativi del DLgs. 39/2010, e si sono dimostrati preoccupati di  “perdere” l’affidamento del registro.

 Le loro paure sembrano oggi trovare una concreto riscontro e la situazione appare destinata a subire una svolta.

 La Corte dei Conti ha infatti registrato in data 18 aprile un decreto che affiderebbe la gestione del Registro dei revisori legali alla Consip, società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sottraendo tale competenza alla società unipersonale controllata dal CNDCEC (Registro dei revisori legali Srl). Tale provvedimento sarebbe dunque attualmente al vaglio della Corte dei Conti medesima.

Tale decisione sembra confermata da quanto affermato da Virgilio Baresi, Presidente dall’INRL (Istituto Nazionale Revisori Legali), in merito alla lettera del 20 marzo 2012 con cui la Ragioneria dello stato ha annunciato l’intenzione di affidare il registro alla sopracitata Consip.
Egli ha affermato, commentando tale lettera: “La pronuncia della Magistratura contabile di Stato rappresenta un pieno accoglimento delle istanze avanzate da tempo dall’Istituto nazionale revisori legali che per la gestione del Registro richiedevano un organismo super partes, diretta espressione  del ministero dell’Economia e Finanza (MEF).”

Gli ordini dei commercialisti appaiono per contro disposti a lottare per il registro il quale, a loro parere, “funzionava alla perfezione e soprattutto dava certezza e trasparenza ad un mondo in cui, prima, le nomine risultavano solo da Gazzette ufficiali e che erano di fatto difficili, se non impossibili, da conoscere da parte dei cittadini”.

Autore dell'articolo

Virginia Tosi

Dottore Commercialista in Fermo, è autrice di pubblicazioni e scrive su riviste specializzate su temi societari, aziendali, fiscali, revisione legale, non profit, cooperazione, operazioni straordinarie.

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