Direzione, supervisione e riesame della revisione nelle PMI

di Giorgio Gentili - - Commenta

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili ha pubblicato recentemente una guida riguardante l’applicazione dei principi di revisione internazionali alle PMI.

Nei paragrafi 19.1 e 19.2 del documento il Consiglio evidenzia come può essere gestita la direzione, supervisione e riesame del lavoro.

Nello specifico, negli incarichi conferiti dalle PMI, il singolo professionista può effettuare tutto il lavoro e non risulta applicabile l’attività di Direzione e supervisione.

Ove prevista la Direzione del team di revisione, i suoi membri devono avere informazioni riguardo:

–         le loro responsabilità,

–         la natura dell’attività dell’ente;

–         le problematiche afferenti il rischio e le problematiche che possono verificarsi;

–         la necessità di rispettare i principi etici applicabili e la pianificazione;

–         gli obiettivi dell’attività di revisione;

–         l’approccio dettagliato per lo svolgimento dell’incarico.

La supervisione ha ad oggetto:

–         la verifica della competenza dei membri del team di revisione, considerando il tempo a loro disposizione, la loro capacità di seguire le istruzioni e la pianificazione prevista;

–         la determinazione degli elementi da sottoporre, nel corso della revisione, al controllo dei membri più esperti;

–         come affrontare gli aspetti significativi che emergono durante l’incarico di revisione, modificando se necessario l’approccio pianificato;

–         la verifica dell’avanzamento dell’attività di revisione.

Il riesame della documentazione del lavoro permette al revisore di assicurarsi che siano stati acquisiti elementi probativi sufficienti e appropriati a supporto delle conclusioni raggiunte per l’emissione della relazione.

Il riesame può avere ad oggetto:

–         l’adeguatezza degli elementi probativi acquisiti a supporto della relazione di revisione;

–         il raggiungimento degli obiettivi delle procedure;

–         la corretta evidenza degli aspetti significativi che richiedano ulteriori considerazioni;

–         la conformità del lavoro svolto alla legge, ai regolamenti ed ai principi professionali;

–         la validità del lavoro svolto come supporto delle conclusioni raggiunte;

–         la documentazione del lavoro;

–         l’adeguatezza delle consultazioni e la corretta documentazione conclusioni raggiunte.

Il riesame tempestivo permette di identificare e valutare le aree critiche oggetto di giudizio professionale e i rischi significativi.

Se il lavoro non viene svolto da un solo revisore, il riesame delle carte di lavoro è effettuato da un soggetto diverso da quello che le ha predisposte, il quale ha il compito di indicare data e oggetto del riesame.

Autore dell'articolo
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Giorgio Gentili

Responsabile editoriale e coordinatore del sito Larevisionelegale.it, Dottore commercialista in Macerata, Revisore legale e di cooperative, relatore in corsi e convegni di aggiornamento professionale, autore di numerose monografie. È presidente della commissione “Diritto penale d'impresa: area specialistica D.Lgs. n. 231/2001" dell’UNGDCEC e consulente di società di revisione.

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